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lunedì 11 maggio 2015

Il teatro dell' Eco




Voglio essere poeta, e io lavoro per rendermi veggente: voi non potreste capirci abbastanza, e io non saprei come spiegarvi. Si tratta di arrivare all'ignoto mediante una sregolatezza di tutti i sensi. Le sofferenze sono enormi, ma bisogna essere forti, essere nato poeta, e io mi sono riconosciuto poeta.



(Rimbaud)

4 commenti:

  1. L’armonia più dolce è il suono della voce di colei che amiamo.
    (Jean de La Bruyère)
    Quando ti vedo me lo dici tu....

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  2. Quid prodest strepitus oris muto corde?
    (A che serve lo strepito della voce, se il cuore tace?)
    Sant'Agostino

    te lo dirò...te lo canterò...te lo urlerò..

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  3. Tesoro.... bastano i tuoi sospiri....

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  4. ...a volte basta Badb che scasina sulla tastiera per farmi urlare.....

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