A volte, per riordinare i pensieri che si aggrovigliano, ho bisogno di un aiuto. Le parole di una canzone... i dettagli di un quadro... il profumo di una pietanza... l'armonia di una musica. Allora, in quel momento quando riesco a trovare il primo bandolo, posso dedicarmi a percorrerlo all'indietro... perché purtroppo è così che devo fare per certe cose. Ci sono idee che sono facili da esporre, perché sono immediate, fulminee, subitanee. Posso esprimerle senza tradire il concetto, perché limpide e semplici. Però , altri pensieri hanno il potere di diventare sempre più complicati man mano che mi ci addentro, perdendomi di volta in volta, in cavilli e ramificazioni che mi fanno crescere e allontanare dal tronco principale... le mie idee sono come gli alberi... hanno radici profonde, e nel mentre che si sollevano rischiano di dare frutti diversi ad ogni ramo.
Ed allora, per ripercorrere tutto, devo raccogliere ciò che è maturato, e con calma farlo diventare gemma, poi virgulto...per tornare al tronco e ripartire. Ed è un percorso che devo fare quando le idee riguardano... te. Perché, per quanto mi sforzi, non riesco a pensarti ad una sola dimensione. Fosse solo quella visiva... perché la vista è un senso, e allora automaticamente ne include anche altri... e poi scopro sensi nuovi, come quello che mi fa vibrare l'anima, quello come lo chiami? E dunque... quando ripenso, vedo. Nel vedere rivivo. Nel rivivere beh... rivivo con le emozioni del momento attuale e non con lo stato d'animo del momento originale. E dunque assisto ai primordi di ciò che ho vissuto... e ... a volte è... sconvolgente. In un certo senso ho una nuove chiave di lettura e il più delle volte se mi rivedo... ecco. Lo sto facendo. Ed è... tremendo. Tu sai cosa ... abbiamo fatto vero? Sì lo sai. Io lo so. Oddio se lo so.
Ma è terribile è.... osceno. Dannazione. No dai. Io non sono una di quelle che... si lasciano scopare su un tavolino. E qui, ho un collegamento ad un'occasione in particolare. Ed ecco vedi? Già mi diramo. Devo sforzarmi di non pensarci perché... ok. Non sono una da tavolino, vero?Anche se ... quando ti ho... quando mi hai.... eravamo sul tavolo di una cucina anonima? Come mi avrai considerata quella volta? Come una... che... che ... non lo voglio neanche contemplare. E sai perché ? Perché lo rifarei. Esattamente come quella volta. E poi... io... io non sono una di quelle che vanno in giro a... sfarfallare le proprie grazie sotto il naso di chiunque.... però... però... ci sono cose che sono successe che... ma ... possibile che le abbia fatte proprio io?
Io sono quello che ho fatto?Perché... allora...oddio. Sai cosa .... che... su quel divanetto... era morbido e accogliente e... oddio... mi hai fatto male. Un po'. Solo un po'. Ma non ti ho fermato perché... era bellissimo sentirti a quel modo. E volevo sentirti esattamente così. Dentro di me, con la forza di una voglia che avevamo entrambi e per questo era pericolosamente brillante. Sarei potuta esplodere e rinascere. Come una stella che si rinnova ad ogni esplosione. Non si muore di piacere, no. Ma Dio.. a volte lo vorrei. Perché è tanto forte, quello che sento dopo , che ...mi coglie alla sprovvista, durante il giorno, mentre magari sto studiando. O mentre ascolto i miei colleghi alla mensa. O mentre in biblioteca cerco un testo. O preparo la cena. O mi diverto a fare gli esperimenti con la lavatrice. Ecco. Quando sono distratta, e non controllo i miei pensieri , certe cose ritornano, si materializzano ,e tutto ritorna a quel punto evocato spontaneamente.
E tu ci sei in quei momenti. E sento le tue mani e la tua voce che mi parla e mi sussurra ciò che voglio sentirti dire. Ed altre parole che ancora non mi hai regalato, attendono di venire suggerite dai miei occhi, che ora all'improvviso...ecco, scopro umidi. Ho il respiro che si affanna mentre scrivo... e tu sai perché? Sì che lo sai. Tu certe cose le sai. O almeno, questo credo. Ha importanza che io abbia fede in certe cose. Perché, se dovessi ripensare ad un tavolo di cucina, ad una panchina di marmo, ad un albero nel parco, alle poltroncine della metro... ad un divanetto di un pub malfamato nei bassifondi olandesi... Io devo essere certa, che ... sai cosa succede. Che sai che ... è successo perché era bello, e lo volevo io, e lo desideravi tu. E potrebbe riaccadere ancora, ma non ripetersi mai come quella volta.
Mi hai... mi hai... fatto scoprire cosa mi piace. E ... mi è piaciuto, oddio... ma che... schifosa... sentire tutti gli sguardi attorno a noi che ci ignoravano perché disgustati dal nostro ardore... ed altri che se ne beavano solo perché apprezzavano la lussuria che ci univa... abbiamo... scopato in un pub.
Scopato.
In.
Un.
Pub.
ODDIO! LO ABBIAMO FATTO!!!!!!!!!
Maledetto!Oddio, oddio,oddio oddio diodoidododoodiodiodod.
vado a correre. ciao.
.
venerdì 29 gennaio 2016
giovedì 28 gennaio 2016
Inizia per "M" e finisce per "EL"
Sono in auto, e vedo le luci accese. Te le scordi sempre accese, tu.
Lo so che leggi quello che scrivo. E lo so che ci pensi sopra. So anche che fatichi ad esprimere i tuoi pensieri, spesso. Però, sai, Principessa... E' qualche giorno che ci penso. Che penso a quello che è successo e … mi viene da sorridere. Perchè semplicemente, tu sei tu. E ti penso a scuola, impegnata a studiare; perché anche tu fai quel faccino tutto serio e impegnato quando fai le cose con diligenza e attenzione. E poi, poi ti penso in Olanda, nel pub, ti penso attraverso il fumo che la tua bocca lasciava scivolare via, ti penso … accoccolata accanto a me, così dolce, così tenera. Ti penso quando mi dai battaglia, e anche quando mi chiedi aiuto. E io .. non vivo che per te. Per ogni capriccio e ogni musetto che mi fai. Ogni richiesta e ogni pretesa. A volte mi domando, invece, a cosa pensi quella testolina, ci … devono essere così tanti pensieri li dentro che nemmeno il migliore degli enigmisti potrebbe riuscire a trovarne il capo. Nel labirinto infinito della tua mente so di poter trovare qualunque cosa. E' una sfida continua tentare di capire quale sarà la tua mossa successiva ed ogni volta è comunque una sorpresa, perché te ne inventi di tutti i colori, e ti inventi anche i colori che non esistono, che nessuno ha mai visto. Sai, sai come si chiama quando qualcuno crea dal nulla qualcosa che prima non esisteva? Si chiama “miracolo”. Ed è questo che sei, ed è per questo che non cederò mai, di fronte a nulla. Non esiste niente. Niente su questa terra che si possa mai paragonare a te, alla rapidità dei tuoi collegamenti strampalati o estremamente coerenti. E adesso, adesso semplicemente sto guardando le finestre di casa. E so che ti troverò addormentata, ma la domanda è... dove? Dove ti sei addormentata stavolta? Sul divano, sul letto, sul tavolo della cucina... seduta sulla sedia con la testa su un libro? C'è un solo modo per saperlo, che inizia con il premere “posta”... e finisce con le tue coscette morbide.
Lo so che leggi quello che scrivo. E lo so che ci pensi sopra. So anche che fatichi ad esprimere i tuoi pensieri, spesso. Però, sai, Principessa... E' qualche giorno che ci penso. Che penso a quello che è successo e … mi viene da sorridere. Perchè semplicemente, tu sei tu. E ti penso a scuola, impegnata a studiare; perché anche tu fai quel faccino tutto serio e impegnato quando fai le cose con diligenza e attenzione. E poi, poi ti penso in Olanda, nel pub, ti penso attraverso il fumo che la tua bocca lasciava scivolare via, ti penso … accoccolata accanto a me, così dolce, così tenera. Ti penso quando mi dai battaglia, e anche quando mi chiedi aiuto. E io .. non vivo che per te. Per ogni capriccio e ogni musetto che mi fai. Ogni richiesta e ogni pretesa. A volte mi domando, invece, a cosa pensi quella testolina, ci … devono essere così tanti pensieri li dentro che nemmeno il migliore degli enigmisti potrebbe riuscire a trovarne il capo. Nel labirinto infinito della tua mente so di poter trovare qualunque cosa. E' una sfida continua tentare di capire quale sarà la tua mossa successiva ed ogni volta è comunque una sorpresa, perché te ne inventi di tutti i colori, e ti inventi anche i colori che non esistono, che nessuno ha mai visto. Sai, sai come si chiama quando qualcuno crea dal nulla qualcosa che prima non esisteva? Si chiama “miracolo”. Ed è questo che sei, ed è per questo che non cederò mai, di fronte a nulla. Non esiste niente. Niente su questa terra che si possa mai paragonare a te, alla rapidità dei tuoi collegamenti strampalati o estremamente coerenti. E adesso, adesso semplicemente sto guardando le finestre di casa. E so che ti troverò addormentata, ma la domanda è... dove? Dove ti sei addormentata stavolta? Sul divano, sul letto, sul tavolo della cucina... seduta sulla sedia con la testa su un libro? C'è un solo modo per saperlo, che inizia con il premere “posta”... e finisce con le tue coscette morbide.
martedì 26 gennaio 2016
Era bella...
Era... necessario. Staccare. Poter stare un po' con lei, portarla a trovare i suoi. Lei dice che sua madre deve averle cucinato qualcosa che le ha dato fastidio... Non lo so, a me sembrava la stessa cucina di sempre, semplice e curata, esattamente come cucina Mel. Semplice. Ma con tanto amore da spaccarti il cuore anche con una tazza di the. Non riesco a... mettere a fuoco cosa sia diventata, forse... è lei a proteggere me e non viceversa. Oh, ma... era bellina molto, rovesciata sul divano del pub. In un momento nefasto della giornata coi suoi, ho anche sospettato che suo padre l'avesse capito... come se a un certo punto ti sentissi... "scoperto" a combinare qualcosa di inverecondo dal prete. Non è possibile, certo. E' una sensazione. Ormai le conosco bene, e ti fregano se ci caschi. Certo, l'Olanda è un posto a sé... un posto in cui son arrivato e sono …. “rinato”. Molto meglio perfino della Scozia a questo punto. Divertente. E' stato divertente e ci voleva. Almeno per un paio di giorni non abbiamo pensato alla metropoli, soprattutto direi... il sabato sera, sì.. Io, lei e... le vecchie abitudini vissute con la certezza di un domani più stabile, beh, almeno economicamente, per adesso. Non ne abbiamo bisogno. Ora non più. Ora non ci serve più cercare lavoro e alzarci al mattino quando siamo lì. E' bello oziare nel letto enorme, vederla che si stiracchia, che apre gli occhi e ti guarda con quel musetto così dolce che riuscirebbe a strappare al demonio la promessa di amarla in eterno.
La vede, la sente, la tocca... questa notte...
La scorge, l'ammalia, la sfiora... questa notte...
La trova, l'inebria, l'incanta... questa notte...
L'incalza, l'innalza, la trasfigura... questa notte...
L'attrae, l'illumina, l'empie di sè... questa notte...
La turba, la svela, la sublima... questa notte...
Perchè queste notte... il plenilunio la domina...
Perchè questa notte... le carni l'abbandonan...
E' bello poter tornare nella vecchia villa vittoriana, sistemare i problemi che il tempo crea, rimanere impegnati per qualcosa che ti piace, non per qualcosa che sei "costretto" a fare... perderci quegli attimi in cui inizi a sentire che quel posto torna ad essere “tuo”, perché alla fine, sei tu che te ne prendi cura al posto di chi per un sacco di motivi ha deciso di non abitarci più. Non credo alle storie di fantasmi, non ci ho mai creduto. Il proprietario continua ad insistere sul fatto che ci sia quel “qualcosa che non va” che fa parte di tutte le dimore antiche ma davvero, dai. Non ci credo. E' soltanto un posto da favola, pieno di storie, di vite... Cazzo, il legno dei pavimenti si assesta con le temperature e sì, accidenti, sì, può far dondolare un maledetto lampadario. I cavi sono vecchi e sì, porcatroia, sì, possono far sfarfallare le luci, e questo mica sono i fantasmi. Porcocane quelle vecchie finestre sono uno spiffero continuo... se una tenda si muove non ci sono gli spettri pronti a saltarti alla gola, eddai... Però... mi piace che lei si senta suggestionata da tutto questo. Insomma le dico le mie, lei dice le sue, giura di aver sentito una voce, uno scricchiolio, un.... una porta che sbatte, qualcosa che si muove. Le vecchie case sono piene di questi rumori strani, sono come i nonnini con un sacco di artrite, però accidenti se hanno storie stupende da raccontare. No. Non la lascerò andare in malora. Quel vecchietto potrà avere anche paura degli spettri ma io no.. no cavolo. E un giorno, quando saremo vecchi e... forse con qualche nipotino? O … o forse i nipotini ci saranno quando sarà rimasta solo lei... Neeeehh ci sarò anch'io. Fanculo. E beh... potremo... raccontare loro un sacco di storie, proprio lì, dove il camino scalda il salone... e... e se io un giorno mancherò... forse in quella casa potrà sempre pensare che... che io le sia vicino, con tutti i suoni strani che sente... mi fa sorridere e nello stesso tempo mi mette... tanta di quella tenerezza nel cuore che... non pensavo più nemmeno potesse esistere. E se tutto questo succede, è per merito suo. Se sono vivo... è per merito suo e per quanto io lo detesti, anche di quello schifoso di un angelo nella camera da letto. Non che sputare in faccia a un angelo di pietra possa in qualche modo far comprendere a chicchessia che ti sta sul cazzo, però... simbolicamente... aiuta. Un po' come scrivere qui. E se non aiuta... pazienza, almeno hai lasciato qualche riga da leggere a chi ama non farsi i cazzi suoi. Non ha importanza. Non importa perchè lei era... bella. Bella con il musetto arrossato, spettinata e con la gonnellina scomposta. Upps... amore... le tue mutandine le ho trovate nella tasca dei pantaloni... Dimmi che non ti sono mancate, su quel taxi …. ti amo XD.
mercoledì 13 gennaio 2016
Non voglio.
Va bene, ora sono qui, sul divano di casa, e ... penso.
Penso, in silenzio. Con lo schermo davanti, con Mel che dorme in camera. E' tranquilla, sembra. Non si agita. Dunque.... i pensieri, mettiamo in fila i pensieri.
Le imprecazioni le censuro. Non ci sto capendo più un accidente.
Lei... lei mi sfugge, sembra. Non voleva più la scorta. Ieri sera al centro commerciale mi ha chiesto di insegnarle a sparare, d'accordo. Gliel'avevo promesso, lo farò, ma non la penso più come prima. Prima non c'era il pericolo reale che lo volesse imparare per tirare in faccia a qualcuno, ora, ora il mezzo dubbio inizia a venirmi. Non è che non mi fidi di lei, è solo che come le ho detto, è la stessa cosa che farei anche io, se non avessi imparato che non è sempre buono dare spago all'istinto. Tu pensi di difenderti, tu segui il cuore... Ma la legge poi non è che chiede al proprio il motivo per cui l'hai fatto. E adesso, la cosa mi preoccupa. Glielo insegnerò, ma a modo mio e nel rispetto di come van fatte le cose per essere legali, forse... dovrei iniziare con lo spiegarle il motivo per cui l'arma la porto ma praticamente me ne scordo. Ha iniziato a tornare all'università, e va bene, va bene perché non può certo rimanere piantata in casa, tra quattro mura, per tutto il tempo. E io non posso vedere mostri ovunque lei vada. Per il momento sembra che la scorta l'abbia accettata... Insomma penso, spero che abbia capito il motivo per cui l'abbiamo messa lì. C'è che in determinate situazioni, se sei da solo puoi fare ben poco.
Ma ... ma ora sono qui. Stanco morto e con la testa che si vuota, che rimette in ordine i pensieri e li riperde, è un maledetto puzzle a cui mancano dei pezzi, uno di quelli che ad un certo punto sbatteresti all'aria perché ti viene la mezza idea di credere che nella scatola ci hanno messo dei pezzi diversi da quelli che dovresti assemblare per ottenere l'immagine che ti propongono.
Mi serve. Devo per forza capire che testa ha macchinato un gesto simile.
Dobbiamo riuscirci, possiamo riuscirci. Scrivere, senza poter dire tutto per non divulgare aspetti che potrebbero compromettere il caso... ma esternare in modo che i tuoi pensieri possano in qualche modo alleggerirsi. Ma che minchia di filosofia è??
Non ci si riesce, dico per non dire nulla, esprimo per non evidenziare un accidente...
Insomma, come mi dicevano durante l'addestramento "parla, ma usa un tipo di alfabeto che non si senta". Non sono poi tanto distante dall'imparare a farlo. Ed è servito a qualcosa?
Mi dica, Logan, le serve esternare i suoi pensieri? No, cazzo, perché non esterno i miei pensieri, non posso, non devo, non sarebbe ... utile. E non ho nessuna intenzione di rendere vano quello che stiamo facendo.
Però che in testa ho un casino mondiale è vero... E mi gira in testa... "troppo coinvolto"... è così che ci si sente quando si accorgono che lo sei e ti sbattono fuori dalle indagini?
Non posso permetterlo... Non riuscirei a stare fermo comunque. E combinerei il doppio dei casini. Va bene, d'accordo per stasera è meglio che mi fermi qui. Mi fermo. Spengo tutto, vado di là e controllo che sia tranquilla e se non lo è la sveglio ma se lo è... Se lo è la lascio dormire. La lascio dormire.
Penso, in silenzio. Con lo schermo davanti, con Mel che dorme in camera. E' tranquilla, sembra. Non si agita. Dunque.... i pensieri, mettiamo in fila i pensieri.
Le imprecazioni le censuro. Non ci sto capendo più un accidente.
Lei... lei mi sfugge, sembra. Non voleva più la scorta. Ieri sera al centro commerciale mi ha chiesto di insegnarle a sparare, d'accordo. Gliel'avevo promesso, lo farò, ma non la penso più come prima. Prima non c'era il pericolo reale che lo volesse imparare per tirare in faccia a qualcuno, ora, ora il mezzo dubbio inizia a venirmi. Non è che non mi fidi di lei, è solo che come le ho detto, è la stessa cosa che farei anche io, se non avessi imparato che non è sempre buono dare spago all'istinto. Tu pensi di difenderti, tu segui il cuore... Ma la legge poi non è che chiede al proprio il motivo per cui l'hai fatto. E adesso, la cosa mi preoccupa. Glielo insegnerò, ma a modo mio e nel rispetto di come van fatte le cose per essere legali, forse... dovrei iniziare con lo spiegarle il motivo per cui l'arma la porto ma praticamente me ne scordo. Ha iniziato a tornare all'università, e va bene, va bene perché non può certo rimanere piantata in casa, tra quattro mura, per tutto il tempo. E io non posso vedere mostri ovunque lei vada. Per il momento sembra che la scorta l'abbia accettata... Insomma penso, spero che abbia capito il motivo per cui l'abbiamo messa lì. C'è che in determinate situazioni, se sei da solo puoi fare ben poco.
Ma ... ma ora sono qui. Stanco morto e con la testa che si vuota, che rimette in ordine i pensieri e li riperde, è un maledetto puzzle a cui mancano dei pezzi, uno di quelli che ad un certo punto sbatteresti all'aria perché ti viene la mezza idea di credere che nella scatola ci hanno messo dei pezzi diversi da quelli che dovresti assemblare per ottenere l'immagine che ti propongono.
Mi serve. Devo per forza capire che testa ha macchinato un gesto simile.
Dobbiamo riuscirci, possiamo riuscirci. Scrivere, senza poter dire tutto per non divulgare aspetti che potrebbero compromettere il caso... ma esternare in modo che i tuoi pensieri possano in qualche modo alleggerirsi. Ma che minchia di filosofia è??
Non ci si riesce, dico per non dire nulla, esprimo per non evidenziare un accidente...
Insomma, come mi dicevano durante l'addestramento "parla, ma usa un tipo di alfabeto che non si senta". Non sono poi tanto distante dall'imparare a farlo. Ed è servito a qualcosa?
Mi dica, Logan, le serve esternare i suoi pensieri? No, cazzo, perché non esterno i miei pensieri, non posso, non devo, non sarebbe ... utile. E non ho nessuna intenzione di rendere vano quello che stiamo facendo.
Però che in testa ho un casino mondiale è vero... E mi gira in testa... "troppo coinvolto"... è così che ci si sente quando si accorgono che lo sei e ti sbattono fuori dalle indagini?
Non posso permetterlo... Non riuscirei a stare fermo comunque. E combinerei il doppio dei casini. Va bene, d'accordo per stasera è meglio che mi fermi qui. Mi fermo. Spengo tutto, vado di là e controllo che sia tranquilla e se non lo è la sveglio ma se lo è... Se lo è la lascio dormire. La lascio dormire.
I could stay awake just to hear you breathing
Watch you smile while you are sleeping
While you're far away dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure
Don't want to close my eyes
I don't want to fall asleep
Cause I'd miss you baby
And I don't want to miss a thing
And I don't want to miss a thing .....
I don't want to miss a thing ....
I don't want to miss.
sabato 9 gennaio 2016
Il giorno del silenzio
È andata. L'ha raccontato. Davanti a me ed a chi l'ha ascoltata ufficialmente. Non abbiamo un nome, no, ma adesso gli elementi ci sono. Ed è come se avesse puntato il ditino. Ho qualcosa in più su cui lavorare. È come se un vaso pieno di tensioni e di nervosismo si fosse vuotato tutto in una volta. Ascoltarla è stato uno strazio. Non potevo starle più vicino, l'avrei nascosta al mondo e portata via, e se vogliamo prenderlo non possiamo permetterci che la mia rabbia offuschi la ragione. Devo parlare con qualcuno che mi permetta di capire il perché. Poi l'ho vista ridere con l'amica, è uscita a correre, di nuovo. Non posso vivere in un mondo in cui tu non sorridi...
martedì 5 gennaio 2016
Sto impazzendo....
Cosa le ho fatto?
Dei... cosa le ho fatto? Sto... perdendo qualunque dignità e.... mi piace, oh dei quanto mi piace... sentirla così... mia.
Si, era mia, tra le mie mani, nel mio pensiero, mi riempiva gli occhi, la mente, i sensi, l'anima...
Non posso, non posso farne a meno.
Era... un... angelo... un angelo che è caduto dritto tra le mie mani e io, io non posso resistere al... "mostro" dentro di me, non voglio. Perchè ad ogni nefando passo che mi fa compiere nella direzione del delirio, da parte sua c'è la risposta limpida, candida, pura, di un essere che non è di questo pianeta, è delle sfere più alte del creato, e no, per quanto io tenti di trascinarla con me, non è possibile macchiarla. Non è possibile perchè è ... impermeabile a qualunque atto di oscena turpitudine in cui tento di trascinarla, cazzo, era adorabile anche nella condizione peggiore in cui puoi mettere una fata... Fanculo fanculo fanculo quanto la amo, cazzo, sto perdendo la ragione.... E spero ci sia sempre lei a raccoglierla, perchè è per lei che la sto perdendo.
Che fossi pazzo era quasi chiaro, ormai, ma che potessi delirare così... Oh Dei quale mondo mi state mostrando? Morirò in questo delirio, e che io sia maledetto, morirò felice.
Dei... cosa le ho fatto? Sto... perdendo qualunque dignità e.... mi piace, oh dei quanto mi piace... sentirla così... mia.
Si, era mia, tra le mie mani, nel mio pensiero, mi riempiva gli occhi, la mente, i sensi, l'anima...
Non posso, non posso farne a meno.
Era... un... angelo... un angelo che è caduto dritto tra le mie mani e io, io non posso resistere al... "mostro" dentro di me, non voglio. Perchè ad ogni nefando passo che mi fa compiere nella direzione del delirio, da parte sua c'è la risposta limpida, candida, pura, di un essere che non è di questo pianeta, è delle sfere più alte del creato, e no, per quanto io tenti di trascinarla con me, non è possibile macchiarla. Non è possibile perchè è ... impermeabile a qualunque atto di oscena turpitudine in cui tento di trascinarla, cazzo, era adorabile anche nella condizione peggiore in cui puoi mettere una fata... Fanculo fanculo fanculo quanto la amo, cazzo, sto perdendo la ragione.... E spero ci sia sempre lei a raccoglierla, perchè è per lei che la sto perdendo.
Che fossi pazzo era quasi chiaro, ormai, ma che potessi delirare così... Oh Dei quale mondo mi state mostrando? Morirò in questo delirio, e che io sia maledetto, morirò felice.
lunedì 4 gennaio 2016
Sappi che...
Non mi pento d'altro che di non essere riuscito a far bruciare di più te...
Bruciare da non potersi spegnere mai più... Ma continuerò a provarci, fino a quando non riusciremo ad ardere entrambi dello stesso fuoco che tu mi hai acceso dentro.
Non ci sono seconde occasioni, e comunque, nessuna riuscirebbe ad essere più perfetta di quella, piccolina mia.
Bimba... È perfetto. Non c'è nulla di sbagliato. Sarebbe ciò che rifarei all'infinito, esattamente com'è accaduto ed esattente nello stesso modo. Ripensandoci .... No. Non ci posso pensare, o ripensare, perché e qui, in fondo a me, marchiato a fuoco e nessuno può toglierlo, cancellarlo, rovinarlo o farmi credere che non sia perfetto. Perché lo era, e si fotta l'universo... Il mio ti amo è per sempre.
Però... Piccina... Sai... Ripensandoci... Non è soltanto il mio cuore a gonfiarsi....
(Però te lo spiego stasera ok?)
Bruciare da non potersi spegnere mai più... Ma continuerò a provarci, fino a quando non riusciremo ad ardere entrambi dello stesso fuoco che tu mi hai acceso dentro.
Non ci sono seconde occasioni, e comunque, nessuna riuscirebbe ad essere più perfetta di quella, piccolina mia.
Bimba... È perfetto. Non c'è nulla di sbagliato. Sarebbe ciò che rifarei all'infinito, esattamente com'è accaduto ed esattente nello stesso modo. Ripensandoci .... No. Non ci posso pensare, o ripensare, perché e qui, in fondo a me, marchiato a fuoco e nessuno può toglierlo, cancellarlo, rovinarlo o farmi credere che non sia perfetto. Perché lo era, e si fotta l'universo... Il mio ti amo è per sempre.
Però... Piccina... Sai... Ripensandoci... Non è soltanto il mio cuore a gonfiarsi....
(Però te lo spiego stasera ok?)
Dimmi che...
... non sei pentito... che ripensandoci... ti brucia il cuore...
Dimmi che se ti fosse concessa una seconda occasione, sarebbe identica alla prima...
Che... ripensandoci... il respiro si gonfia...
Dimmi che... se anche fosse stato tutto sbagliato, sbaglieresti con me infinite volte, fino a tramutare tutto in giusto...
Che.... ripensandoci... desideri solo ripetere, senza pensare ...
venerdì 1 gennaio 2016
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