.

.

mercoledì 13 gennaio 2016

Non voglio.

Va bene, ora sono qui, sul divano di casa, e ... penso.
Penso, in silenzio. Con lo schermo davanti, con Mel che dorme in camera. E' tranquilla, sembra. Non si agita. Dunque.... i pensieri, mettiamo in fila i pensieri.
Le imprecazioni le censuro. Non ci sto capendo più un accidente.
Lei... lei mi sfugge, sembra. Non voleva più la scorta. Ieri sera al centro commerciale mi ha chiesto di insegnarle a sparare, d'accordo. Gliel'avevo promesso, lo farò, ma non la penso più come prima. Prima non c'era il pericolo reale che lo volesse imparare per tirare in faccia a qualcuno, ora, ora il mezzo dubbio inizia a venirmi. Non è che non mi fidi di lei, è solo che come le ho detto, è la stessa cosa che farei anche io, se non avessi imparato che non è sempre buono dare spago all'istinto. Tu pensi di difenderti, tu segui il cuore... Ma la legge poi non è che chiede al proprio il motivo per cui l'hai fatto. E adesso, la cosa mi preoccupa. Glielo insegnerò, ma a modo mio e nel rispetto di come van fatte le cose per essere legali, forse... dovrei iniziare con lo spiegarle il motivo per cui l'arma la porto ma praticamente me ne scordo. Ha iniziato a tornare all'università, e va bene, va bene perché non può certo rimanere piantata in casa, tra quattro mura, per tutto il tempo. E io non posso vedere mostri ovunque lei vada. Per il momento sembra che la scorta l'abbia accettata... Insomma penso, spero che abbia capito il motivo per cui l'abbiamo messa lì. C'è che in determinate situazioni, se sei da solo puoi fare ben poco.
Ma ... ma ora sono qui. Stanco morto e con la testa che si vuota, che rimette in ordine i pensieri e li riperde, è un maledetto puzzle a cui mancano dei pezzi, uno di quelli che ad un certo punto sbatteresti all'aria perché ti viene la mezza idea di credere che nella scatola ci hanno messo dei pezzi diversi da quelli che dovresti assemblare per ottenere l'immagine che ti propongono.
Mi serve. Devo per forza capire che testa ha macchinato un gesto simile.
Dobbiamo riuscirci, possiamo riuscirci. Scrivere, senza poter dire tutto per non divulgare aspetti che potrebbero compromettere il caso... ma esternare in modo che i tuoi pensieri possano in qualche modo alleggerirsi. Ma che minchia di filosofia è??
Non ci si riesce, dico per non dire nulla, esprimo per non evidenziare un accidente...
Insomma, come mi dicevano durante l'addestramento "parla, ma usa un tipo di alfabeto che non si senta". Non sono poi tanto distante dall'imparare a farlo. Ed è servito a qualcosa?
Mi dica, Logan, le serve esternare i suoi pensieri? No, cazzo, perché non esterno i miei pensieri, non posso, non devo, non sarebbe ... utile. E non ho nessuna intenzione di rendere vano quello che stiamo facendo.
Però che in testa ho un casino mondiale è vero... E mi gira in testa... "troppo coinvolto"... è così che ci si sente quando si accorgono che lo sei e ti sbattono fuori dalle indagini?
Non posso permetterlo... Non riuscirei a stare fermo comunque. E combinerei il doppio dei casini. Va bene, d'accordo per stasera è meglio che mi fermi qui. Mi fermo. Spengo tutto, vado di là e controllo che sia tranquilla e se non lo è la sveglio ma se lo è... Se lo è la lascio dormire. La lascio dormire.


I could stay awake just to hear you breathing 
Watch you smile while you are sleeping 
While you're far away dreaming
I could spend my life in this sweet surrender 
I could stay lost in this moment forever 
Every moment spent with you is a moment I treasure 
Don't want to close my eyes 
I don't want to fall asleep
Cause I'd miss you baby 
And I don't want to miss a thing

And I don't want to miss a thing ..... 
 I don't want to miss a thing .... 
I don't want to miss.

Nessun commento:

Posta un commento