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martedì 23 febbraio 2016

Il discorso di per sé non è complicato. Sono anche stanca di dire che mi manca... che arrivo e non c'è, e quando arriva lui io dormo... e allora si spera di vedersi al mattino, nelle piccole pause che fra un messaggio e l'altro si fanno meno lunghe e penose. E nulla, è così. Va tutto così. 

Poi ci si mette quel coglione di mio fratello. L'ho convinto per miracolo a non mettersi sul primo aereo per l'America, avvisandolo che non lo sarei andato a prendere e New York è troppo grande per trovarmi... quindi. Si è calmato, gli ho fatto le coccole, gli ho spiegato che sto bene, che non ci vediamo mai ed ... era contento. Quindi vabbé. Io l'ho mandato a fanculo, però cazzo... dovrebbe essere contento quando sono fra le sue braccia, non l'opposto. Ho un fratello testa di cazzo. Amen.

Però almeno ha accorciato la distanza della giornata, e di questo gli sono grata. Si torna a casa. Sempre che non mi girino i cinque minuti e vada da lui.

...Sono ovunque...e penso a te...

lunedì 22 febbraio 2016

Narses For President !!!

Non so se è da ... candidato alla presidenza o da nobel....
però giuro che è da ieri sera che ho sta risata qui, nello stomaco, e non riesco a tirarmela via. Ogni tanto ci penso e torna a salirmi... e cerco di contenermi, perchè insomma, poi con il lavoro che fai, bisogna anche che uno si dia un contegno.... Mel ha un fratello geniale, ora capisco da dove arrivino certe sue uscite, o come faccia a volte a farmi rimanere di stucco con qualche boiata infinita insomma evidentemente i Dellis ragionano in questo modo e cavolo se è interessante.
Allora.... niente praticamente ieri sera telefono alla mamma di Mel.... secondo me, considerando che suo padre è piuttosto burbero, può essere che abbia preso da lei anche se nessuna delle due lo ammetterà mai, comunque sia, la cosa importante è che mi ha passato il fratello. Narses è un bravo ragazzo, ci mancherebbe altro, è un pò cazzone ma chi non lo è alla sua età? E anche questo ci sta. Ed è assurdamente preoccupato per l'onore di sua sorella. Lo capisco, e condivido pienamente il suo pensiero, solo che... insomma non posso rimanere serio per come esprime lui certi concetti. Allo stesso modo di Mel, si lascia prendere dalla foga del momento e cielo salvami, mi fanno morire dal ridere. Non per cattiveria, no. E' .... tenerezza. Forse non ha ancora capito che stiamo dalla stessa parte, nessuno dei due intende far correre a Mel dei pericoli, in nessun modo. Stamattina gli ho girato per e.mail il referto della visita in ospedale. Mel è vergine. E sulla visita non può certo ribattere. Vedremo se avrà il coraggio di chiedermi scusa per tutte le cattiverie che ha sparato. Non che mi abbiano offeso, soltanto.... deve capirlo anche lui che non siamo su fronti opposti. Lottiamo dalla stessa parte, solo che ancora non se n'è accorto.
Quando ci penso mi viene da ridere .... mi viene in mente lo "stoccafisso appeso a seccare".... e non ce la posso fare... "forse potrei concederti di farti almeno una sega pensandola. Ma bada bene che non lo venga a sapere" ... ma certo, vostra grazia.... ti manderò richiesta in carta bollata XD.... Meglio di un fratello così, cosa potevo volere? "Che se solo ho il sospetto che te la sei scopata me la vengo a riprendere e te la porto via" .... mabbrutto cretino... pensi di farmi paura? Non potrebbe essere con una persona migliore, se fosse così. Mavvaccagare Nars.... và.... XD
Almeno mi hai fatto iniziare la settimana con il sorriso.... beh, no, direi più con la ridarella.... Coglione :D !

venerdì 19 febbraio 2016

Siamo seri. [. "cit." .]

Siamo seri? Siamo seri"."
Casino infernale. Sì, ho nella testa un casino infernale. Sto lavoro mi massacra e non lo so... non ci capisco più un cazzo. Mi sembra di non vedere Mel da secoli. Dormo con lei tutte le notti ed ho quasi l'impressione che ... non lo so, mi sta mancando da morire, in ogni secondo della giornata. Arrivo ed è appisolata, perché torno tardi, parto al mattino presto e non me la sento di svegliarla... La vedo... che fa ninna. E' splendida... a volte la sveglio solo per sentirmi mugugnare sciocchezze, ed è bello anche così... però, mi manca sempre. Ci sentiamo durante la giornata. Lei è a scuola, io al lavoro. Sbatterei la testa nei muri, ma gli eventi mi stanno massacrando. Uno muore, uno non si trova, uno litiga, quell'altra là non risponde ai messaggi, quell'altro là è disperso nei turni anche lui. Un macello. Sto focalizzando. Non sono le idee sul lavoro che devo mettere in fila, quelle sono a sè, viaggiano sul canale secondario del "porcatroia che razza di casino" senza freni, cozzando immancabilmente contro il muro del vaffa quando penso a lei... E penso di portarla via di nuovo, per averla tutta per me. Penso che l'unico momento in cui abbiamo potuto davvero stare assieme di nuovo sia stato il w.e. in Olanda... Maaaaaaammmina aiutami tu.
Giuro non lo so... Sono in mezzo alla gente tutto il giorno ma.. gli altri non sono te.

domenica 14 febbraio 2016

E sai cosa faccio io ora?

Mi sveglio... e ti guardo.

Ti osservo dormire, perchè sei così dolce quando dormi.
Guardo i tuoi capelli sparsi sl cuscino. Non c'è proprio il sole di primavera a far risplendere la notte attorno ai tuoi occhi, ma anche la penombra fosca dell'inverno è capace di rendermi quel piccolo angolo di paradiso che mi mostri ogni giorno, quando apro gli occhi e tu sei con me.

E voglio che accada sempre, di aprire gli occhi all'alba e vederti quieta e ronficchiante accanto a me. Senza la paura di nulla, col respiro quieto e quel musetto così dolce che m'insegna ogni giorno quanto ti amo. Non vorrei averli chiusi mai, ma se non l'avessi fatto, ora non sarei sveglio, vigile e presente, a godermi ogni secondo di te che non combini casini in giro, che non fai danni e non saltelli come una trottolina impazzita. Anche questo è il bello di te. Tutto... è bello di te.

Sei ogni cosa.

Oggi... si festeggiano gli innamorati ma... un tempo, in questi giorni, considerati nefasti, si celebravano i riti dedicati a Luperco, che proteggeva il bestiame dall'attacco dei lupi... Che strana cosa... Poi un papa di cui non ricordo il nome, ha dedicato questi giorni a San Valentino, facendo diventare il 14 di febbraio la festa degli innamorati...
E io ti amo... e sono qui a guardare la mia pecorella, e ho una voglia da impazzire di sbranarla, ma... quando aprirà gli occhi... le dirò soltanto "ti amo".... E oggi nessun lupo sbranerà una pecorella...
E sai cosa faccio ora? Affondo la faccia nei tuoi capelli, ti stringo finchè non ti sveglierai, fiuterò l'aria, i tuoi capelli, la tua pelle ed il tuo profumo, e seguirò l'usta ogni volta che non ti avrò vicino a me... perchè nessuna pecorella scappa al suo lupo... è destino... se è da me che devi essere sbranata, io ti sbranerò... e se è te che devo sbranare... ti troverò anche nell'Annwn...

Buon San Valentino... Amore mio.

Ciao...lo sai cosa sto facendo?

Ti guardo dormire. Conto quanti secondi dura un tuo respiro, e cerco di respirare come te.

Sai perché lo sto facendo?

Oggi non riesco a dormire, sono troppo emozionata di averti accanto a me. Sì, perché mi piace scoprire che ogni volta che apro gli occhi e ti scopro al mio risveglio, sono felice come la prima volta, e penso sempre "voglio succeda anche domani".

Ed altre volte, più rare per via del tuo lavoro, riesco a raccogliere i tuoi sogni, prima che scendano sulle palpebre che ora socchiuse, attendono di catturare per portarli nella notte che trattieni nel sonno. Io sono in quell'attimo. Quello che segue il sonno e precede il sogno,esattamente lì, nella sospensione del respiro, che dura meno di un secondo.
Potrei baciarti, e svegliarti. Potrei morderti, e svegliarti. Graffiarti, e svegliarti. Ammanettarti, schiaffeggiarti, prendere a pugni, fustigarti, ustionarti, affogarti...e poi svegliarti. Potrei compiere ogni efferatezza dettata dall'amore che provo per te, per svegliarti nella maniera più dolce possibile.

E magari mi guarderesti come osservi un incubo che è divenuto realtà. 

Stai facendo un incubo ora?

 Le tue labbra si muovono, forse parlano, i tuoi denti mordono mostri invisibili di cui non mi rendi mai partecipe. Sei tanto bello che potrei morire di fame pur di non smettere di guardarti.
Vorrei restare così, per accoglierti nel chiarore del nuovo giorno, attendendo che ti risvegli con calma, naturalmente, e sorprenderti con la mia presenza inaspettata, solo per sentirti abbracciarmi forte, e chiedermi perché sono così matta da aver passato tanto tempo in silenzio facendolo.

Forse perché spero che tu lo senta. Che ti cerco nella notte, mentre dormi, e trovandomi ad attenderti, mi amassi un po' di più. Così nel mentre rimugino qualcosa di bello da dirti, qualche frase letta, estrapolata come una perla dalla propria madre, solo per donartela.

Però tante poesie, tanti brani, tante frasi... quante sono state dedicate ad altrettanti amanti?
E nessuna raggiunge l'apice della tua perfezione.così...sbagliato. E' tutto così sbagliato, meravigliosamente.

Se esistesse un altro modo per dirtelo... te lo direi.


P.S.


Oggi non ci riesco, mi addormento...però riprovo, promesso...

mercoledì 10 febbraio 2016

Il Miracolo della Bellezza


Che a volte abbia bisogno di diversi giorni per ragionare su un avvenimento particolare, non è un mistero.
Fa parte di me.

Come il mio modo di ...venire. Di percepire il suo calore. Di far scaturire un brivido che sappiamo che si trasformerà inevitabilmente in qualcosa di estremamente osceno.

Quindi non credo sorprenderà, se dopo più di una settimana, mi dedico a qualcosa che è successo durante una tranquilla sera a casa. Una sera così uguale alle altre da poter essere considerata noiosa, se non fosse che non riesco ad annoiarmi con lui, mai.

Eppure non è importante questo, fin quando ciò che accade è solo nostro, e allora lo diviene per forza , importante, almeno per me.  Per l'esattezza... si è trattato di... farlo guardare. Volevo vederlo, quindi...prima ho mostrato.

Gli ho lasciato il beneficio di  scoprire come e dove danzano le mie dita quando il pensiero di lui si fa insopportabile.
Talmente grande, da chiamarlo nel silenzio della camera da letto, nella speranza che risponda, e invece c'è solo l'eco del mio corpo a ricordare che in fondo, lui è sempre con me.

E non è certo un'eccezione alla regola essere bagnata tanto da non poter indossare nulla, almeno fin quando non sarà passata. Solo spogliarsi di un indumento tanto minuscolo, per quel motivo mi ... eccita... confonde...Perché sento quanto lo voglio, quanto la mia carne lo stia attendendo. E lui non c'è ,è altrove lontano, con altri pensieri in testa e così numerosi che forse vorrebbe trovare un attimo per pensarmi più intensamente, ma non può. Ed allora, sovviene il bisogno di averlo un po' per te, rubarlo al mondo, per sussurrargli che per quanto sia lunga l'attesa, anche solo quell'attimo è valevole di tutto.

Era questo, che volevo che vedesse...quanto il desiderio possa spingermi verso di lui, nella bramosia della sua bocca sui miei seni, fra le cosce. Del palmo della sua mano, che si struscia delicato, che sembra voler raccogliere ogni goccia che solo il suo sguardo sa far scaturire. Del suo corpo sul mio come la distesa di un prato sulla terra, o sotto di me come la marea sotto un'imbarcazione alla deriva...o attorno,sempre, come l'aria che respiro e mi fa vivere.

Non posso essere così nuda davanti a lui, eppure lo sono anche quando lui non è presente. Perché per quanto io possa essere vestita, basta uno dei suoi sguardi per farmi capire che mi vede, nonostante tutti gli strati che ho indosso. E' come se avesse il potere di catturarmi il respiro, e muoverlo per non farmi morire asfissiata. E nella fulminea  reminiscenza che impronta i suoi occhi nei miei, avvolti da un'ombra passeggera e da un velo di gelo, accade, ancora, e ancora.

Fa paura , un po' , questo.

Non dovrebbe essere così... profondo. Non al punto che sono stata disposta a dargli la visione di quello che ho fatto, sul tavolino del salotto, davanti a lui. E l'unica cosa che gli ho chiesto, è stata di non toccarsi neppure con un dito, di non farsi male.

Quel male che è salvezza. Quel male che è vita. Quel male che è passione. Ed i suoi occhi, nell'immobilità del suo corpo, erano come se fossero posati sul cielo. La notte stessa mi osservava con i laghi sospesi ed incastonati nel suo viso. Non ha mosso un muscolo, ed in quel momento ho saputo che lui  sarebbe anche potuto morire, in quel frangente, e non me lo avrebbe detto.

Magari me ne sarei accorta solo dopo... molto dopo. Magari ci avrei fatto pure l'amore con il suo corpo freddo, perché tanto immobile e imperturbabile, lo avrei amato fino a svenire di stanchezza, fra le sue membra inermi.

Ora mi rendo conto, che potrei volerlo anche in mezzo alla neve, al freddo. Perché in fin dei conti non ho mai scoperto un gelo maggiore dei suoi occhi implacabili su di me.

Ed allora ho dovuto non vederlo. Invisibile alla percezione, l'ho amato con tutta me stessa nel canto della carne che si è scoperta per lui, affinché potesse ammirare quello che succede, quando è il desiderio ad annebbiarmi l'intelletto.

Se solo avesse potuto abbracciarmi, se solo avesse potuto...forse avrei pianto. Ed è stato un bene non sia avvenuto. Però mi ha fatto male, mi sono sentita l'anima bruciare e consumarsi, ed in un istante, tutto era cenere. Umida, dal profumo di me. Ma cenere.

Solo che da questa cenere, si è sollevata poi l'anima immortale della Fenice, come prevedibile. Crudele, risvegliata dalle fauci della bestia che si tiene dentro, è stata richiamata, per diventare l'uomo che ruggisce per arrivare al termine di una tortura meravigliosa.

Quando ripenso all'istante in cui il mondo si è mosso, ho tutta una serie di immagini che mi travolgono...come la sua bocca insanguinata...a fatica mi sono trattenuta dal baciarla , delirante. La sua lingua....oddio... sentirla addosso anche solo guardandola, è una via crucis da cui spero di non uscire mai indenne. Le sue mani...sapevano dove toccare, cosa fare, come tenere, stringere, accarezzare...l'ho guardato nel buio della mia assenza, invisibile come i fantasmi che si porta dietro, nascosta dietro la porta della coscienza. E mi ha mostrato tutto... ho amato ogni pulsare delle vene sulle braccia, sul suo corpo teso nello sforzo di morire davanti ai miei occhi. Il respiro che mancava, la sua voce che mi cercava... si può amare il vento, se questo è nascosto nel suo fiato, se nasce dal suo petto. Vorrei lui avesse visto la meraviglia indescrivibile che mi ha dedicato. Era come se uno scultore avesse creato l'opera definitiva di cui si sarebbe innamorato ... ed io ero come l'artista , che trova piacere nell'amplesso visivo della perfezione, delle ombre create dalla curva di un colpo ben assestato, del respiro catturato nel sollevarsi della pelle... della forza contenuta a malapena dal membro gonfio di voluttà indecente eppure immensamente devota... a me.

Mi ama davvero?

Non capisco perché questa considerazione mi faccia così male. Forse perché non riesco a dimostrarglielo, come riesce lui. Eppure, se ora sentisse cosa provo, nel ricordare ogni istante di quella sera, non avrebbe dubbi su cosa riesce a suscitarmi.

E questi sono solo pensieri.

Lo amo al punto di poter stare immobile per godere del suo piacere? Io non riesco bene come lui... io ho... trattenuto, ma con fatica... le mie mani hanno cercato un appiglio, così come il mio respiro. Non c'è modo, io non sono immobile come il cielo. Non riesco davanti al mio spettacolo personale. Non posso davanti lo splendore della creazione insita in lui.

Dovrei imparare a controllarmi di più, ma ho quasi paura che facendolo, lo priverei di qualcosa di me che è fondamentale... forse mi ama perché non sono come lui, in certi frangenti.

O forse lo sono e non me ne accorgo?No, impossibile.

Se fossi come lui non mi scioglierei ogni volta che fa nevicare per me. Che squarcia il cielo, e mi mostra cosa c'è oltre il visibile.



martedì 2 febbraio 2016

L'Anticristo (1974) Guardare i Film con Te...

I commenti della Principessa...

- empupù ranco cristo
ma non ha detto così
sono sicura di sì
- cosa ha detto secondo te?
e fu pur anco cristo
- ha senso anche la tua
- ma se uno non sa che vuol dire regredire, regredisce uguale?
- ittedesco ha detto "cazzo rotondo" io l'ho sentito
- io non lo ascoltavo il tedesco
- babbe ti sei perso iccazzo rotonten
- cosafalei? è una zozza
- il lagazzo ha fatto wooosh collatesta
- pensa ai cazzi tuoi che ne conosci tanti xD
- aiuto mi sto scompisciando ti giuro
- quanto casino per una scopata mancata xD
- mo si scopa filippo
- io pensavo gli spaghetti
- O_O
- tipo se li infila tutti
- poi chiama Filippo
- come se li scopa gli spag
- "hai fame?"
- MANGIA
-  ah ecco
- xD stupefacenti effetti speciali xD
- gli ha messo la marmellata addosso e lei gli ha dato un cantone bollente ...
si un cantone
- ha perso un braccio...
- ha vomitato il passatino di verdurine
si vede che c’è limasto sullostomaco
- minchia che destro... ti riempio di merda, stronzo vanitoso xD
- hanno i mobili volanti
padre Hitler
- mittnel
aaaahhh
- tu nollosai ittedeschio
ionosshouccazzo figulati ittedecco
-manco io pelò ittedesco lo sento
- ha fatto irruttino. ora avrà digerito poverina?
- e prima l'isteria da cazzo, e poi il reflusso gastro erofageo... è sfigata sta creatura
eh ma le patologie evolvono
- ciai lagione
- pensa se ci viene la stitichezza
- era meglio se guardavamo Dottor House
- minchia, con un amen ha fatto un casino
- il prete sta pregando la sedia?
- per curarla doveva fare una spagnola alla croce?
beh anche la croce vuole la sua parte 
- filippo è diventato paralitico... ha fatto l'unica scalinata percorribile del colosseo di faccia... minchia che sfiga
- comunque la colonna sonora da 10
- ammeppiaciuto moltissimo!


è un gran filmone
ci sono dei botta e risposta epici

ci sono delle scene che ti rimangono impresse nella memoria forever
assolutamente sì
l'ingresso, il sabba, l'inquisizione, il vomito, la trombata nel colosseo, filippo che si ammazza

solo io potevo ricordarmi un film del cazzo così del 74
ti amerò per sempre per questo <3
un giorno mi chiederanno: "cosa ricordi di lui?" e io dirò "un cazzo di film"

lunedì 1 febbraio 2016

... Relax don’t do it ...



Non muoversi, rimanere immobili è quasi un'arte. Immobili a guardare, a studiare... Non muoverti. 
Non muoverti quando hai le sue cosce davanti alla faccia, le sue dita umide che scivolano dove vorresti che fosse la tua lingua. Non muoverti.... Relax, no? Don't do it.... non è così facile... Cerchi di staccare la spina di tutto quello che può essere... meccanico, che ti verrebbe normale, naturale, istintivo fare. Non esiste nient'altro di te se non occhi e orecchie e tu.... ti incastri volontariamente nel limbo del delirio assoluto della sua... oddei... bagnata e a pochi... respiri dalla tua faccia. E rimani di ghiaccio, solo perché quello che vuoi è capire cosa fare TU, quando sarà il tuo momento. Come muove quelle dita, il ritmo ipnotizzante, tutto.... tutto il tuo corpo che ti dice "allunga quella testa, idiota, è lì..." ma non puoi, se vuoi capire. Non puoi perché... perché dai, in fondo è una sfida contro sé stessi non farlo. 
Cos'è che devo dimostrare? Niente. Assolutamente niente. Sono emozioni, sono... sensazioni nuove, diverse. Se abbiamo voglia di metterci le mani addosso possiamo farlo in ogni momento. 
E' rimanere lì a guardare cosa "ti stai perdendo" che .... wow... è dura. Ti si rincorrono pensieri nel cervello, talmente cattivi e violenti che non so nemmeno se qualcuno mai abbia avuto la possibilità di vederli e sentirli sbattere contro le sbarre delle gabbie della tua mente nel modo feroce in cui lo fanno. Se non fossi quello che sono, forse non sarei arrivato fino ad oggi, fino a qui, fino a farmi spappolare il cervello da lei... don’t do it ..... When you want to come...
Dei... Relax... non respirare nemmeno, non ci provare o ti scende tutto dove non deve scendere, il cuore parte la testa... non ci sta dietro... e finisce in un casino immondo.... (va beh, ci finisce comunque, ma queste sono altre storie, in questo caso ero solo... lì a guardarla)
E invece lei deve rimanere lì. Pensa se fosse... un film, pensa a... a come se non fosse reale, renditi conto che è un'immagine e non c'è realmente, che la guardi ma non è lì, che .... shoot it in the right direction...  Fai in modo che sia una tua intenzione. Non... non mollare, controllati...
Relax don’t do it
Relax don’t do it

controllati e (live those dreams) .... vivili.... vivi quei sogni e ... progetta quei piani (Scheme those schemes) e... non vorresti altro che... dolore.... che.... che lei ti svegliasse... (Got to hit me Hit me) o ... o svegliarti da solo. E tieni la lingua appiccicata al palato, la spingi con tutta la forza che hai per non rischiare di mordertela e sentire quel brivido.... il brivido dei pensieri che scivolano dalla testa, ti percorrono come un fulmine, fatto di dolore e di una voglia assurda e vanno a finire proprio dove devono finire... (Get it up) ... ma... non devi ascoltare.... non puoi non farlo ma non... puoi lasciare che vinca, puoi soltanto tenere gli occhi su di lei, fissare quelle.... cosce... e lo sai, lo sai quanto sono schifosamente morbide, lo sai, perché ogni volta che ci pensi, anche solo che ci pensi, le senti sotto le tue mani, lisce, sode e tanto.... dolci e le vorresti attorno ai fianchi, a stringerti come se tu fossi l'unica ancora di salvezza, e vorresti essere... TU, quelle dita che s'infilano così sicure di quello che cercano, vorresti essere tu, a farti strada proprio dove vedi sparire quelle dita. E.... e anche se lo sta facendo per te, vorresti essere tu a farla gemere così. Sai che puoi, ogni volta che lo desideri, perché senti che lei lo desidera quanto te, ma quell'attimo è quello in cui....

O sei in grado di lasciar Liberi gli Angeli, osservarli e comprenderne la Magnificenza...
Oppure è meglio che ti infili per strada e ti cerchi la prima troia sotto ad un lampione.
Nel secondo caso, non puoi dire di essere uno che riesce a mantenere il controllo....

Relax... don't do it, When you want to come
Relax.... ...... ...... ...... I’m coming ...... ...... .....